SCUOLA FREUD - ISTITUTO FREUD - IL LOCKDOWN VISTO DA UN'ADOLESCENTE

 

La gamba fa su e giù, fermarla non riesco. L’ansia più forte di me, l’ansia di cosa? Non lo so nemmeno io. Sedici anni, l’età che aspettavo da quando giocavo con le Barbie e già mi immaginavo in un castello con l’amore della mia vita. Quello magari era surreale, ma i Sabato sera in discoteca, i concerti, i viaggi, non erano ancora illegali. Tecnico Economico Turismo

Un’adolescenza chiusa in casa, le brezza dei bigliettini nell’astuccio, che svanisce da un giorno all’altro, e si passa all’ansia del microfono acceso, al libro dietro al computer, e un felpone che copre quella maglia del pigiama che ormai fa parte di te. 

 dice “STUDIA!” Ma non capisce. Scienze Umane Economico Sociale

Le foto dei viaggi passati che diventano lo sfondo del cellulare; quel maledetto cellulare che ormai è l’unico strumento che ci intrattiene durante queste giornate, e che ci permette di non diventare 16enni eremiti. 

Mamma che entra in stanza, ti rassicura con un ”tutto passa”, con un “ancora qualche giorno e tutto finisce”.  “Potranno subito tornare i viaggi, le uscite con le amiche, le discoteche e i concerti.” 

Ma, Conte di nuovo in TV. “E da domani si può uscire!”Tecnico Economico Turismo 

Ma solo per le visite ai congiunti; i congiunti, una parola mai sentita, ma che adesso fa parte del nostro vocabolario quotidiano.  Due anni dopo… ho quasi 18anni adesso, ma di normalità ancora traccia non c’è. La mascherina che scalda il mento e il prof che ti dice di coprire il naso, e tu lo fai, lo fai nella speranza che tutto ciò finisca, ma lo sai che ormai il mondo è cambiato. Scienze Umane Economico Sociale

Che quando entri in un ristorante non verrai accolto più con un sorriso a 32 denti, ma con una voce che esce da una mascherina che ti chiede il Green Pass, e se non c’è l’hai, mi dispiace, ma è ora di tornare a casa.