26 aprile 2019
SCUOLA FREUD – ISTITUTO FREUD
Tecnico Tecnologico – Tecnico Economico – Liceo Economico Sociale
CASA PIU' SMART, MA TRA DIECI ANNI A TECNOLOGIA DECIDERA' PER NOI
Tra dieci anni le case potrebbero essere così collegate da automatizzare le nostre vite e decidere per noi cosa farci mangiare o se è il momento di fare più esercizio fisico o avviare una lavatrice.
La previsione estrema e distopica è di Amy Webb, docente della New York University Stern School of Business e fondatrice del Future Today Institute.
"La tua casa intelligente è una prigione intelligente e non c'è via di scampo", ha raccontato Amy Webb al festival South by Southwest che si è tenuto ad Austin, in Texas. "Puoi scollegare il tuo forno a microonde, ma non puoi scollegare l'intera famiglia dal sistema", ha aggiunto, facendo capire che la nostra futura vita tecnologica sarà sempre più assoggettata da una grande azienda tech al punto che non saremo più in grado di scappare "al sistema operativo in cui viviamo". Sono tre, secondo Amy Webb, i fattori che facilitano questo scenario. Il primo è la proliferazione dei dispositivi intelligenti.
A questo si unisce la diffusione degli Smart speaker, gli altoparlanti dotati di assistenti virtuali oramai sempre più diffusi nelle nostre case. Il terzo fattore, infine, sostiene l'esperta, è l'impegno di tutti i big della tecnologia nel settore della salute - spesso con partnership con ospedali e assicurazioni - che registrano sempre di più le nostre abitudini. Secondo gli analisti Idc, la crescita del mercato della Smart home è costante: tra il 2019 e il 2023 i dispositivi saranno nei mondi 1,6 miliardi. In Italia, secondo l'Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, il mercato ha raggiunto il valore di 5 miliardi di euro, con un aumento del 35%.