6 marzo 2021
In data 6 marzo 2021, Sky tg24 ha trasmesso l’intervista al Legale Rappresentante della Scuola Paritaria S. Freud di Milano, Dott. Daniele Nappo.
Il Dott. Nappo illustra ai giornalisti le proprie considerazioni circa l’ennesima chiusura delle Scuole per fronteggiare i contagi da Covid-19. Nonostante le incertezze, la chiusura delle scuole è stata una delle misure restrittive decretate con maggiore disinvoltura: sia perché la correlazione tra scuole aperte e maggiori contagi di fatto è stata sempre data per scontata, sia perché è uno dei provvedimenti più semplici da attuare. A essere penalizzata sono, ancora una volta, gli studenti e il sistema dell’istruzione scolastica.
Scuola: Freud Milano, chiusura fallimento per tutti
Direttore, pagheremo tutti questo buco nero educativo
ANSA. Avremmo potuto farcela, in gran parte d’Europa ce l’hanno fatta e da ben prima di noi: lo afferma Daniele Nappo, direttore dell’Istituto Freud di Milano, oltre 750 studenti delle superiori, preannunciando una ricerca-focus sui danni nell’apprendimento per i giovani costretti a un apprendimento a zig-zag.
“Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha chiarito che i dati attestano che la trasmissione del virus a scuola è limitata - sottolinea il dirigente -.
Accettare l’interruzione delle lezioni in presenza è complicato se ogni sera ci sono centinaia di ragazzi in giro nei luoghi della movida, senza controlli sugli assembramenti.
Nonostante le incertezze, la chiusura delle scuole è stata una delle misure restrittive decretate con maggiore disinvoltura: sia perché la correlazione tra scuole aperte e maggiori contagi di fatto è stata sempre data per scontata, sia perché è uno dei provvedimenti più semplici da attuare”.
Alla fine tre mesi non sono bastati, per salvare la scuola italiana, non siamo stati in grado di costruirle intorno sicurezza - viene osservato -.
Ma le cose richieste non erano irrealizzabili. Incrementare corse e capienza dei mezzi pubblici, in città ma “tutto è come prima” fra bus e metro; scaglionare con efficacia ingressi e uscite, partire con un piano di screening con tamponi rapidi nelle classi dove fosse avvertito un caso di positività per sgravare il sistema degli esami molecolari e non bloccare intere classi e istituti.
“Tranne che per chi ci lavora, la scuola non è mai stata in cima alla lista delle precedenze, ma delle preoccupazioni. Sono i giovani a pagare, adesso. Pagheremo tutti, domani, per questo buco nero educativo senza precedenti”, conclude Nappo.