“Il rosso e il blu. Cuori ed errori nella scuola italiana" di Marco Lodoli
Einaudi Editore (2009)
"Il compito più difficile di un insegnante è convincere un ragazzo a esprimersi interamente, con gioia o con rabbia, raccontando ciò che davvero sa, ciò che ha visto, ciò che ha pensato."
Il rosso e il blu - i colori che da sempre identificano l’attitudine “giudicante” degli insegnanti - è ambientato in un Liceo della periferia romana. L’autore Marco Lodoli si concentra sui personaggi e sul loro rapportarsi all’ambiente scolastico, inserendoli tra le pieghe del sistema che vede la Scuola italiana immersa tra luci e ombre, tra la fissità del passato e il suo tendersi verso la modernità.
In questo libro, Marco Lodoli - attraverso brevi osservazioni - affronta i «cuori ed errori» che caratterizzano la scuola della società contemporanea e di cui – in qualità di professore - è testimone quotidiano – esprimendo così il suo punto di vista sui vari temi che entrano nel dibattito pubblico dell'educazione scolastica dei giovani di oggi: il momento di cruciale dell'esame di maturità, la piaga emergente del bullismo riversata all’interno delle mura scolastiche, il problema delle dipendenze, fino all’angoscia degli studenti per il loro futuro, che si considerano una “massa informe” e omologata.
Dal punto di vista dello stile, la chiarezza espressiva è contemperata da una profondità di giudizio, che mantiene sempre una connotazione “costruttiva”. Gli errori della scuola italiana sono un aspetto marginale della questione, ma viene dato loro senso e importanza, perché animati dalla metafora del cuore, la passione che contraddistingue tutti gli attori facenti parte della dimensione scolastica, tesa tra l immobilità all’adeguamento dei cambiamenti sociali in corso e lo slancio verso le trasformazioni necessarie che il mondo esterno subisce ogni giorno.
Infine, Il rosso e il blu riesce a costruire uno spaccato vero e onesto sul senso del dovere, sulla sensibilità, e sulla comunicazione che animano la scuola italiana, nella prospettiva di una didattica sempre più orientata verso l’attenzione ai nostri studenti.
Riportiamo, inoltre, nel link sottostante - un articolo dello stesso autore- dove si mette in rilievo la necessità di educare gli alunni allo sviluppo del senso critico e della costante ricerca della bellezza e non ad etichettarli per mezzo di un voto ottenuto nel corso di un’interrogazione.
Buona Lettura!