Il giorno 14 ottobre 2016, la nostra scuola ha partecipato alla sesta edizione di Milan Games Week, FieraMilanoCity, la mostra dedicata ai videogiochi, che intrattiene il capoluogo lombardo ormai da diversi anni e, com'è consuetudine, il nostro istituto ha partecipato all’evento con molto piacere ma, soprattutto, con molto interesse. Quest’anno, l’evento promosso da AESVI e organizzato da Campus Fandango Club ha battuto un nuovo record: sono stati circa 140 mila i visitatori arrivati da tutta Italia per partecipare alla fiera. Significativa anche la presenza degli espositori (oltre cento) e dei media, con la partecipazione di oltre 500 giornalisti, blogger e influencer. Ospiti speciali di Milan Games Week 2016, due leggende dell’industria dei videogiochi: John Romero, premiato game designer, level designer e programmatore, che ha lavorato a oltre 130 videogiochi, 107 dei quali sono stati pubblicati commercialmente, inclusi lavori iconici come Wolfenstein 3D, DOOM e Quake; e Brenda Romero, premiata game designer e artista, che ha contribuito a molti importanti titoli, incluse le serie Wizardry e Jagged Alliance e titoli dei franchise Ghost Recon e Dungeon & Dragons. A far sintonizzare il pubblico sul mondo del gaming hanno contribuito Radio 105, radio ufficiale dell’evento che ha trasmesso in diretta da FieramilanoCity e animato il palco centrale con i propri ospiti e speaker, e il social Twitter. All'interno della Fiera è stato possibile toccare con mano alcuni dei colossi del passato, grazie a uno stand dedicato al retrogaming, ma anche moltissime novità. Molta attenzione è stata riservata anche al nostro Paese: gli espositori hanno cercato di promuovere i videogiochi italiani, portando all’attenzione del grande pubblico alcuni dei più interessanti lavori che ben rappresentano la qualità e la varietà della produzione made in Italy. Quasi scontato sottolineare l’interesse mostrato dai nostri studenti - dal primo al quinto anno di corso, tanto gli “informatici” quanto i “turistici” - nel provare con mano i videogiochi presentati, nel vedere da vicino progettazione e gestione di un macroevento, ma anche nell’ammirare i programmatori all’opera.
