30 aprile 2018
SCUOLA FREUD – ISTITUTO FREUD
Tecnico Tecnologico Informatico – Tecnico Economico – Liceo Economico Sociale
VENERDÌ 13 PORTA SFORTUNA O NO?
Molteplici le storie che hanno dato origine alla superstizione. Per gli anglosassoni il giorno non propizio è il tredici, per i latini il diciassette. Ogni volta venerdì: il giorno della morte di Cristo. Spesso accade che i ciclisti cui è assegnato il numero tredici lo indossi all’opposto per annullarne la malvagia fama. Una cattiva fama del tutto ingiusta che ha origini varie e lontane.Nessuna provata scientificamente però. Il 13esimo all’Ultima cena è il traditore Giuda e nella mitologia scandinava il 13esimo semidio è il cattivo Loki, il fratellastro di Thor, che arriva non invitato al convivio degli dei. Insomma è colpa dei cattivi se venerdì 13 (aprile in questo caso) è considerato giorno non propizio. Non è solo l’accostamento all’Ultima cena e alla mitologia nordica a rendere il 13 «antipatico». Viene dopo il perfetto dodici, perfetto come le fatiche di Ercole e le tribù di Israele. Istituto Privato Milano
Di venerdì è morto Gesù e il venerdì è il giorno in cui in Gran Bretagna si facevano le impiccagioni. Tutte convergenze. Il tredici è considerato negativo anche perché associato alla donna e al suo ciclo, legato ai mesi lunari che sono tredici e non dodici. I tredici negativi sono solo superstizione come lo sono gli altri giorni negativi. Scuola Paritaria Economico Turismo Il fatto che sia più di un giorno a essere considerato negativo, toglie forza alla superstizione.
Per i latini è il diciassette a portare male e per gli anglosassoni il tredici, in Oriente molti temono il numero quattro e nella cattolicissima Spagna non fa spavento il venerdì, ma il martedì. Se non ci si lascia convincere da miti e superstizioni un venerdì tredici può portare innumerevoli vantaggi. Le cose fatte nelle giornate in cui nessuno si vuole esporre ai rischi della sorte pesano meno. Maggiore è l’offerta, minori sono i prezzi. Vale per i matrimoni come per i viaggi. Il calcolo è fatto nel 2014, ma vale anche oggi. Il sito Kayak vedeva i biglietti calare di 52 sterline, da 233 a 181 per un volo interno di andata e ritorno in Gran Bretagna.
Lo stesso valeva per Francia, Austria e Svezia, proprio con gli svedesi a fare la figura dei più superstiziosi con biglietti che scendevano di 89 sterline. Se c’è poi chi non esce di casa, il traffico diminuisce e con questo il rischio di incidenti. Tecnico Tecnologico Turismo