14 febbraio 2023
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace
Impariamo a volerci bene
5 A TURISMO
Viviamo in una società dove l’odio prevale sull’amore e dove le persone purtroppo giudicano senza una precisa motivazione. Siamo circondati da persone che sono molto infelici e talvolta si ritrovano senza fare nulla se non discriminare e giudicare il prossimo.
Il termine “bullismo” viene dato a quelle persone che giudicano, danno fastidio e commettono atti ingiusti contro i più deboli. Questo fenomeno ha varie sfumature: si parte dal bullismo psicologico fino ad arrivare anche al bullismo fisico quindi con risse, pugni, calci e qualsiasi tipologia di violenza fisica.
Si arriva anche al body shaming che rappresenta un’altra sfaccettatura del bullismo molto grave in quanto va a colpire i punti deboli di una persona che magari sta affrontando un periodo buio della propria vita. Il termine “body shaming”,deriva dall’inglese e significa “far vergognare qualcuno del proprio corpo” in quanto ritenuto sbagliato o diverso dal corpo perfetto e tonico imposto da una società sempre più rivolta all’apparire piuttosto che all’essere.
Purtroppo, la società di oggi ci impone tanti standard, uno tra questi è un corpo perfetto e se ci si allontana da questo canone estetico, si viene ritenuti “brutti”, oppure “sbagliati”. Chi ha un corpo in sovrappeso – secondo la ristrettezza mentale di alcune persone - è ritenuto addirittura non sano. L’atto del body shaming parte da chiunque, sia da donne sia da uomini e purtroppo a subirne sono sempre le persone più deboli che non riescono a reagire a queste critiche insensate. Questo può condurre frequentemente a stati di depressione e problemi psicologici, in quanto le “vittime” si sentono in difetto per questi commenti inopportuni. Purtroppo il corpo rimane il bersaglio più semplice da attaccare e da deridere. Gli effetti più palesi del fenomeno del body shaming è la perdita dell’autostima da una parte, forti attacchi di ansia e in casi più gravi una condizione di assoluto isolamento che porta al rifiuto di qualsiasi tipo di socializzazione.
Per fortuna nell’ultimo periodo è nato il movimento del cosiddetto “body positivity “ quindi dell’accettazione del proprio corpo, dell’amarsi, di avere autostima in se stessi, di aver rispetto non solo del proprio corpo ma soprattutto di quello degli altri, senza mai giudicare ma al contrario supportare chi ne ha più bisogno. Inoltre bisogna anche cercare di creare una società molto più inclusiva quindi un corpo in sovrappeso o robusto deve essere visto allo stesso modo di un corpo tonico e magro. Purtroppo la società di oggi è stata influenzata molto dagli ’ideali di bellezza degli anni passati: dai corpi prosperosi del Rinascimento si è passati quelli morbidi e sinuosi dell’inizio del Novecento e degli anni Cinquanta fino ad arrivare ai corpi asciutti e androgini degli anni Venti e Settanta ai corpi slanciati e sportivi degli anni Ottanta.. La società di oggi – complice anche il mondo della moda – sembra essere ossessionata dall’ideale di un corpo magro e tonico e in alcuni casi anche “perfezionato” da ritocchi chirurgici.
L’uso dei social influenza molto le persone ad aggravare il fenomeno del body shaming. Una prova concreta di quanto sta succedendo sui social è fornita da Instagram che con la sua barra di ricerca rende visibili gli hashtag più usati riguardanti il body shaming. Gli hashtag più diffusi sono #weightloss, #diet e #fitspiration che contano rispettivamente 71 milioni, 70 milioni e 19 milioni di hashtag usati dalle persone. Fortunatamente ci sono anche gli hashtag per quanto riguarda il movimento del body positivity: quelli più diffusi sono #bodypositivity, #selfmotivation e #fattacceptance che però purtroppo sono di gran lunga inferiori e infatti contano rispettivamente 6.3 milioni, 1.8 milioni e 166 mila di followers.
Sono stati proprio i social ad iniziare a diffondere il body shaming per il semplice fatto che questi ti impongono il modello di un corpo perfetto come un modello corretto da seguire e tutti per definirsi belli devono seguire questi canoni quando in realtà le cose non vanno proprio in questo modo.
Quando vediamo in pubblicità o in televisione un qualsiasi modello o modella con un corpo perfetto, il più delle volte sono tutti corpi che se visti dal vivo non saranno mai così perché molti attori, modelli ricorrono sia a interventi chirurgici sia al make-up o al fotoshop quindi tutti questi fattori fanno in modo che il modello appaia perfetto e senza difetti.
In conclusione, bisogna cercare di imparare che ognuno di noi ha un corpo che non sarà mai obbligatoriamente bello per gli altri ma l’importante infatti non è piacere agli altri ma a sè stessi. Non bisogna rincorrere gli altri e farsi accettare da tutti, bisogna accettare in primis se stessi: non esiste un unico corpo perfetto, ma tante persone con tanti corpi diversi e con tante sfumature.