27 febbraio 2023
LA PAROLA AGLI STUDENTI
Dieci anni fa a Veroli l’8 Marzo 2012 si è tenuto un convegno sull’importanza della letteratura i cui contributi sono stati inseriti nel libro, uscito poi nel 2013, dal titolo “Una musa che non incanta?”. A distanza di 10 anni da queste riflessioni, che la prof.ssa Puricelli ci ha illustrato in classe, sembrava utile comprendere cosa i ragazzi “di oggi” pensino della letteratura. Allora, abbiamo scelto di raccogliere la provocazione della docente, che ci ha chiesto proprio oggi a cosa, secondo noi, serva la sua disciplina.
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è sicuramente domandato quale sia l’importanza delle discipline umanistiche, specialmente ora che ci troviamo in un mondo che va verso la digitalizzazione continua e pervasiva. Tuttavia, la letteratura contribuisce in modo fondamentale a creare i cittadini di oggi, aiutando a sviluppare il proprio pensiero critico. Inoltre, risulta essere una vera e propria arma con cui affrontare la vita, aiutando noi adolescenti a capire che non siamo soli davanti ai nostri disagi e che qualcuno li ha avuti prima di noi, li ha affrontati e, spesso, anche superati. Se l’essere umano, come sappiamo, impara anche per imitazione, allora “imitare” il modus operandi dei grandi della letteratura diventa sempre più utile e interessante. Quando ci avviciniamo alla letteratura entriamo metaforicamente in una grande stanza piena di testimoni e di specchi, che ci aiutano a vedere il passato e a migliorare, contribuendo con le loro idee, alle riflessioni (letterali e metaforiche) su noi stessi. Qualcuno potrebbe dire che le discipline umanistiche oggi non servano a nulla, proprio perché siamo entrati in un’ottica utilitaristica del mondo in cui X è utile solo nella misura in cui X stesso mi fa ottenere un risultato, meglio ancora se monetizzabile. Ma allora a cosa sono serviti secoli di poesia? Grazie a essa si costruiscono le “lenti” per dei nuovi occhiali con cui vedere il mondo, apprezzandone la sua bellezza più intima e profonda. La letteratura ci “addestra” a scovare la bellezza in ogni piccolo punto del mondo, facendoci comprendere come anche il passo più piccolo verso sé e l’altro possa essere meditato e reso magnifico. Allora, se abbiamo la possibilità di indossare questi occhiali, addestrandoci a vedere la bellezza e l’amore, riusciremo a guardare il mondo con un’ottica totalmente diversa riuscendo a portare un pizzico di quella gioia all’interno delle nostre stesse giornate.
In conclusione, sarebbe utile approfondire sempre di più la letteratura, portando con noi lo sguardo del passato e del presente in modo da diventare cittadini di oggi più consapevoli.
CLASSE 4^C INFORMATICA