26 maggio 2016
I soldi influiscono non solo l’abituale stile di vita per quanto interessa le risorse cui abbiamo accesso, ma anche il tipo di persone che selezioniamo di frequentare. Secondo i ricercatori dell’Emory University e del Minnesota University, lo stipendio ci porta a frequentare di più o di meno la nostra famiglia, così come ci rende quasi solitari, come spiegato all'interno dello studio intitolato “Social Class and Social Worlds: Income Predicts the Frequency and Nature of Social Contact”.
Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno basato le proprie analisi su informazioni raccolte da 118.026 persone che sono state frazionate per età, genere, provenienza, stipendio, stato di famiglia e grandezza della città. Secondo gli scienziati, dai raffronti compiuti tra i dati raccolti, i soggetti più ricchi sono stati quelli più solitari. Questo non significa che siano più soli, ma semplicemente che trascorrono meno tempo della loro giornata con altre persone riguardo a individui con uno stipendio più basso. Nulla di drammatico, stiamo parlando di dieci minuti di differenza.
Gli individui più ricchi inoltre protendono a spendere meno tempo con la famiglia o con i vicini, preferendo trascorrere il poco tempo che hanno a disposizione con gli amici. Lo studio non parla di socievolezza, cioè di piacere a svolgersi una relazione con le persone, ma di tipologia di relazioni. Insomma, non si tratta di dire se chi guadagna molto sia approssimativamente socievole o solo di chi guadagna poco, né si parla di solitudine, ma si tratta di differenziare quali persone si preferiscano frequentare.
Per quanto lo studio non abbia il bersaglio di fornire una spiegazione sul perché lo stipendio influenza le amicizie, a questo proposito i ricercatori hanno però un convincimento. A loro avviso, chi ha poco denaro deve necessariamente fare più affidamento sulla famiglia o sui vicini per, ad esempio, andare a prendere i figli a scuola, diversamente chi ha maggiore disponibilità di denaro, volendo, può permettersi una babysitter senza dover chiedere aiuto ai nonni.