18 gennaio 2018
SCUOLA FREUD – ISTITUTO FREUD
FUMO IN ETÀ GIOVANILE
Una moda che porta alla morte
Perché i ragazzi iniziano a fumare già verso i 15 anni? Sanno che fa male eppure prendono questo vizio, poi difficile da togliere solo per essere “alla moda”.
A cura degli studenti di classe 3^ Turismo Dell’Orto L., Merli F. – Impresa Formativa Simulata “Le Ultime di Sigmund”
La prima sigaretta a 15/16 anni, come atteggiamento per sentirsi adulti, per essere audaci e perché ci si vuol far vedere. Mettere i ragazzini in guardia sul pericolo del fumo sembra purtroppo poco efficace, allora meglio piuttosto che arrivino dei messaggi positivi dalla società che li circonda: sei di moda se sei no smoking.istituto tecnico tecnologico
Accendersi una sigaretta è un gesto di audacia, coraggio, sfida, per poter entrare nel mondo dei grandi. Naturalmente tra le motivazioni che spingono a fumare c'è la curiosità, la spinta ad ispirarsi agli altri e la sensazione di essere più inseriti socialmente. Il consumo però, rispetto ad una volta, è molto più alto: non si tratta di una sigaretta ogni tanto, fumata di nascosto, ma di qualcosa che prende le sembianze di un vero e proprio vizio già a 15 anni.
Molti genitori, oggi più che mai, sembra che prendano alla lettera le spinte regressive tipiche della preadolescenza accettando il fatto che i propri figli fumino. Addirittura alcuni, al giorno d’oggi, aiutano in un certo modo, i figli ad “autodistruggersi” che potrebbe anche essere considerato come un omicidio involontario.scienze umane opzione economico sociale
Oltre alla classica sigaretta gli adolescenti arrivano anche al desiderio di voler provare altro come per esempio alcolici oppure sostanze stupefacenti come la marijuana.
L'etanolo è un potente cancerogeno. Consumarlo a partire da giovani, tra gli 15 e i 17 anni, significa aumentare significativamente il rischio di sviluppare forme tumorali da adulti, nel pieno dell'età produttiva. Sappiamo che il consumo di alcol aumenta il rischio non solo di cirrosi epatica, pancreatite, esofagite da reflusso, gastropatie, ma anche di tumori. E i numeri parlano da soli.
Il consumo di sigarette genera dipendenza da nicotina e nei giovani la gestione delle dipendenze è più problematica: fino ai 26/27 anni circa, infatti, non ci si pone neanche il problema, non comincia una riflessione sulla possibilità di smettere e questo sostanzialmente perché ci si sente invulnerabili. Più precoce quindi è l'abitudine al fumo, più anni di tabagismo si avranno alle spalle e quindi maggiore sarà il rischio di incorrere in patologie correlate al fumo: dal cancro al polmone alle patologie cardiovascolari.Istituto Privato Freud