7 febbraio 2017
Una nuova norma sulla privacy con la quale l’Europa tenta di farsi valere con i giganti del Web, che questi dati controllano e utilizzano per scopi che non sempre tengono conto dei diritti dei loro proprietari. Scuola Informatica Milano
Il nuovo regolamento, di cui si è parlato recentemente all’Università di Ferrara nel corso del seminario “Di chi sono i dati”, riguarda tanto i cittadini quanto le aziende che intendano operare sul territorio europeo, indipendentemente dalla sede legale. Scuola Paritaria
Per i privati si modificherà la propria esistenza in rete: saranno più e meglio avvisati sull’utilizzo dei propri dati, ottenendo nuovi diritti. Software, hardware e servizi dovranno essere progettati pensando specificamente alla tutela della privacy dell’utente, che dovrà essere informato in caso di violazione dei dati personali. Ciò comporta il pieno controllo sulla costruzione e l’utilizzo del proprio profilo on line, tanto che è finalmente regolamentato il diritto all’oblio, la possibilità di chiedere che i propri dati siano cancellati e deindicizzati, e il diritto alla portabilità dei dati da un fornitore di servizi a un altro.Anche per le aziende i cambiamenti sono importanti: se da una parte avranno molti obblighi aggiuntivi (e relative sanzioni, dall’altra avranno anche molte opportunità per sfruttare al meglio il mercato unico digitale, trattando con una singola Autorità garante della privacy per tutti i Paesi europei. Si stima infine, che con l’obbligo di istituire, nelle aziende che gestiscono oltre 5.000 profili, la nuova figura professionale del Data Protection Officier, si creeranno anche molti nuovi posti di lavoro.
Se è vero, che il 70% dei cittadini del vecchio continente si dice preoccupato che le aziende possano utilizzare i dati sensibili per scopi diversi da quelli dichiarati (secondo una rilevazione Eurobarometro 2015), è anche vero che in pochi hanno la reale percezione della portatata del fenomeno. In cambio del “dono” d’informazioni, delle condivisioni gratuite su piattaforme e social media, ogni singola azione compiuta on-line è radiografata: posizione geografica, siti visitati, ricerche e acquisti effettuati, conversazioni e condivisioni di foto e informazioni. Nulla è cancellato: chi siamo, dove siamo, cosa facciamo, cosa pensiamo, quali sono le nostre preferenze alimentari, politiche, sociali, sessuali può essere ricavato con appositi algoritmi. Un’immensa quantità di dati che dice tutto di noi e ci conosce, forse, più di quanto conosciamo noi stessi. Scuola Privata
L’identità che ci costruiamo sulla Rete continua a vivere anche off-line, non c’è più separazione tra il mondo reale e quello virtuale, Viviamo tutti on-life.