20 novembre 2025
In data 4 dicembre 2025, tutti gli studenti delle classi prime parteciperanno all’uscita didattica presso il Museo Egizio di Torino.
PREMESSA
Il Museo Egizio nasce a Torino nel 1824, con l’acquisizione da parte dei Savoia di un’ampia collezione riunita dal piemontese Bernardino Drovetti, console generale di Francia in Egitto all’epoca di Napoleone Bonaparte. La collezione Drovetti conta circa 5.300 oggetti, tra statue, papiri, stele, sarcofagi, mummie, bronzi, amuleti e oggetti della vita quotidiana. Insieme ad altre antichità egizie già presenti nella raccolta dei Savoia, fu depositata presso il Collegio dei Nobili, il palazzo del XVII secolo che divenne sede dell’Accademia delle Scienze nel secolo successivo. Ernesto Schiaparelli, nominato direttore del museo nel 1894, si reca in Egitto a partire dal 1901 per acquistare altri pezzi antichi e per organizzare scavi archeologici in numerosi siti. Tali lavori, proseguiti con il successore Giulio Farina, aggiungono circa 30.000 reperti alle collezioni. Nel 2005 il museo è stato conferito alla Fondazione Museo delle Antichità Egizie, per la valorizzazione di un patrimonio di circa 40.000 reperti. Dal 1° aprile 2015, un imponente progetto di rifunzionalizzazione, ampliamento e restauro, ha portato l’allestimento e il percorso di visita alle collezioni a snodarsi su una superficie di 12.000 mq disposti su 4 piani. Dal 2023 sono in corso i lavori per estendere ulteriormente gli spazi: attualmente sono visitabili la rinnovata Galleria dei Re e nuove aree espositive (Galleria della Scrittura, Sala dei Tessuti e Materia. Forma del Tempo). Il Museo Egizio è un’istituzione moderna che pone al centro la ricerca e che mira a diffondere la conoscenza e la passione per le straordinarie collezioni che ha l’onore di custodire, rinnovando il significato della famosa frase di J.-F. Champollion: “La strada per Menfi e Tebe passa da Torino”.
CONTENUTI
Per scoprire la ricchezza delle collezioni, è possibile scegliere il percorso cronologico, intitolato I CAPOLAVORI, dedicato ai principali aspetti della civiltà egizia. Per soddisfare curiosità specifiche, sono disponibili i seguenti percorsi tematici:
• ANTICHI MESTIERI
• L’ARTE NELL’ANTICO EGITTO
• LA LINGUA E I TESTI NELL’ANTICO EGITTO
• I CULTI FUNERARI NELL’ANTICO EGITTO
Sono inoltre disponibili due percorsi che dedicano un approfondimento ai recenti allestimenti museali:
- SCOPRI MATERIA. FORMA DEL TEMPO: gli studenti scoprono i materiali usati dagli Egizi e il ruolo delle scienze e delle moderne tecnologie applicate allo studio del passato. Il percorso prosegue con una selezione di reperti in altre sale museali.
- I CULTI FUNERARI NELL’ANTICO EGITTO SCOPRI GALLERIA DEI RE: gli studenti scoprono le due sale monumentali recentemente riallestite e la collocazione originaria delle statue nel tempio. Il percorso prosegue con una selezione di reperti in altre sale museali. Le visite guidate sono disponibili anche in lingua straniera (francese, inglese, spagnolo e tedesco) e possono essere fruibili da studenti con disabilità. Inoltre, il museo mette a disposizione strumenti che favoriscono l’accessibilità alle persone con bisogni comunicativi complessi.
FINALITÀ E OBIETTIVI
- unire lo studio teorico del movimento storico e letterario con quello della storia artistica del periodo affrontato, attraverso la visione diretta delle opere;
- approfondire e affinare la capacità di lettura di quanto studiato in classe, in modo facilitare la comprensione e l’interiorizzazione di specifici nodi didattici;
- favorire la capacità di unire le conoscenze didattiche, di cui si discute in classe durante le lezioni frontali, con un processo di apprendimento cognitivo e metacognitivo;
- elaborare domande e ipotesi, da verificare e discutere, che servano a rintracciare i nodi didattici in situazioni, oggetti e luoghi che li richiamano;
- conoscere realtà storiche e culturali, facenti parte del nostro Paese;
- favorire senso critico e di osservazione; - suscitare curiosità e interesse;
- accrescere il senso di appartenenza al gruppo classe;
- accrescere la capacità di autonomia relazionale al di fuori dell’ambiente scolastico.
