27 giugno 2025
Il Dottor Daniele Nappo, Rappresentante Legale nonché Fondatore della Scuola Paritaria S. Freud, pone l’attenzione sul recente divieto del Ministero dell’Istruzione riguardo all’uso degli smartphone anche nelle scuole superiori. La misura è volta a tutelare la salute e il rendimento degli studenti.
Scatta lo stop all'uso di smartphone anche alle scuole superiori: il ministero dell'istruzione ha emanato la circolare con cui ha comunicato ai presidi «il divieto di uso del telefono cellulare durante l'attività didattica e piu in generale in orario scolastico», anche per «fini didattici». L'anno scorso il ministro Giuseppe Valditara ha applicato la regola per elementari e medie. È stato stabilito che le scuole dovranno rivedere i regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa. Ciascun istituto deve stabilire specifiche sanzioni disciplinari per chi dovesse contravvenire al divieto e misure per farlo rispettare. Con eccezioni: l'uso del cellulare sarà permesso nei casi in cui sia previsto come supporto a studenti con disabilità o con disturbi di apprendimento o, per motivate necessità personali, se funzionale all'efficace svolgimento dell'attività didattica in ambiti specifici: per esempio gli indirizzi dell'istruzione tecnica dedicati a informatica e telecomunicazioni. La circolare chiarisce che solo per finalità didattiche si potranno continuare a usare dispositivi tecnologici e digitali come pc, tablet e lavagna elettronica. Anzi le scuole dovranno gestire in maniera ottimale le potenzialità degli strumenti. Non un'ordinanza restrittiva alla tecnologia, ma ai cellulari degli studenti e dei docenti. È un'azione improrogabile alla luce dei risultati negativi, dimostrati dalla ricerca scientifica, che l'uso eccessivo o non corretto di smartphone può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle prestazioni scolastiche - si legge nel documento - che fa riferimento a molteplici studi sul tema. Si parla di una ricerca dell'Ocse i cui risultati evidenziano gli effetti negativi dell'uso di cellulari e social, ma anche di un rapporto dell'Oms, Organizzazione mondiale della sanità, che interessa la diffusione di fenomeni di correlazione quali l'incapacita di controllare l'uso degli smartphone, sintomi da astinenza e il dimenticare altre attività. Problemi per oltre il 25% dei ragazzi. Questi i motivi alla base del provvedimento del ministero, per vietare i cellulari in classe anche dai 14 ai 19 anni.