Il giorno venerdì 21 Ottobre 2016, le classi 3^A e 4^A Turismo, accompagnate dalle Docenti Ferrandino e Tomasi, si sono recate in visita presso l'azienda Campari sita a Sesto San Giovanni. La visita è stata occasione per conoscere la storia di una delle più importanti aziende milanesi e la sua capacità di rivoluzionare il mondo della pubblicità e della comunicazione, in uno dei più riusciti esempi di collaborazione tra arte e industria.
La visita è rientrata nell'ambito dell'alternanza scuola lavoro. Le competenze acquisite in azienda sono riconosciute come crediti per il conseguimento del diploma. Inoltre, è una modalità didattica per offrire agli studenti competenze spendibili nel mercato del lavoro. Lo studente impara in contesti diversi, sia a scuola sia in azienda. Scopo dell’alternanza scuola-lavoro è di motivare e orientare i giovani, diffondendo la cultura del lavoro.
La visita ha avuto l’obiettivo di collegare la formazione in aula collegandola con le istituzioni del mondo del lavoro e al contesto sociale ed economico del territorio. Racconta la Prof.ssa Tomasi, accompagnatrice delle classi:
"...ci aspettava davanti all’azienda una guida che ha narrato la storia del Gruppo Campari situata a Sesto San Giovanni. La società viene fondata da Gaspare Campari che, nel 1860, avviò a Milano una distilleria, a cui seguirà poi l'apertura del Caffè Camparino, nella Galleria Vittorio Emanuele II. Alla morte del fondatore, la gestione dell'azienda, già allora nota per il suo Bitter, passa a uno dei suoi cinque figli, Davide Campari, che nel 1896 cambia la denominazione in Gaspare Campari - Fratelli Campari Successori. Con la morte di Davide Campari e della sorella Eva, nel 1943, l'altro fratello Guido Campari e il nipote Antonio Migliavacca trasformano la compagnia in Davide Campari - Milano S.p.A. Gli anni settanta e ottanta vedono una continua espansione della società, con l'apertura e la crescita di filiali commerciali e produttive sia in Italia che all'estero. Nel 1982, l'ultima erede della famiglia Campari, Angiola Maria Migliavacca, vende la Davide Campari - Milano a Erinno Rossi e Domenico Garavoglia che ne diventano proprietari.
Attraverso gli anni, il brand si è imposto a livello internazionale grazie alla crescita della sua distribuzione mondiale, che raggiunge oltre 190 Paesi nel mondo abbracciando l’ Europa e le Americhe.
Recentemente la produzione è stata spostata da Sesto San Giovanni a Novi Ligure, mentre nel luogo in cui sorgeva lo stabilimento di Sesto San Giovanni è nato il museo dell’azienda stessa.
Nel 1999 il Gruppo Campari rileva la Cinzano, la storica azienda produttrice di vermouth e spumanti.
Il prodotto principale dell'azienda è l'omonimo Campari, un aperitivo alcolico ottenuto dall'infusione di erbe amaricanti, piante aromatiche e frutta in una miscela di alcool e acqua, dal colore rosso rubino brillante e dall'aroma intenso: l'immagine del prodotto si basa sui concetti della passione e della sensualità, due temi ricorrenti nella promozione del marchio.
La Campari è situata in un edificio industriale di proprietà privata, oggi sede direzionale del gruppo Campari.
Lo stabilimento sestese fu progettato da Luigi Perrone in stile neoromanico, impiegando mattoni a vista e decorazioni delle pareti in ceramica. Nelle strutture portanti e nei saloni interni fu utilizzato il cemento armato, una novità per l’epoca. Il fabbricato è stato ristrutturato dall’architetto Mario Botta che ha conservato la facciata originale. Il restauro s’è conlcuso nel 2010, come pure i lavori relativi al parco Campari sul retro, curati dallo studio dell’architetto Giancarlo Marzorati. Il giardino Campari, un contesto verde rispettoso dell’impianto storico dell’antico giardino della Casa Alta della Campari, è stato riaperto alla comunità. I cittadini hanno oggi accesso all’area verde e possono visitare la Galleria Campari. La società Campari ha contribuito allo sviluppo industriale della città.
All’interno del museo, voluto dal figlio Davide, amante dell’ arte e della cultura, si trovano delle campagne pubblicitarie che sono state realizzate con l’apporto dei maggiori artisti e grafici come Marcello Dudovich, Fortunato Depero, Marcello Nizzoli, Bruno Munari. L’eccellenza del design e la creatività impiegata in manifesti pubblicitari, oggettistica e iniziative editoriali hanno sempre garantito il successo del marchio nel mercato nazionale e internazionale.
La Galleria Campari presenta creatività, vitalità e proiezione verso il futuro; le opere sono esposte sia in originale che in versione multimediale dedicati ai caroselli dagli anni ‘50 agli anni ‘70, con proiettori che proiettano su una parete manifesti d’epoca.
La classe è rimasta colpita dai vari strumenti che la Campari ha utilizzato per tramandare nel tempo il messaggio che racchiude la pubblicità, come : le maniglie del tram, che se “tirate” verso il basso comparivano alternate le scritte “Cordial” e “Bitter”.
Nel 1932 per la nascita del Campari Soda, Fortunato Depero disegnò la geniale bottiglietta conica trasformandola in uno dei simboli del design quotidiano Italiano. La bottiglietta è tuttora identica all’originale."