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IT

TECNOLOGIA E SCUOLA DI QUALITA'-TECNICO TECNOLOGICO INFORMATICA

29 novembre 2017

Fedeli: “La tecnologia può divenire alleata di una scuola di qualità”

 

È stato riconosciuto un “Gruppo di lavoro per la valutazione dell’uso dei device digitali personali in classe”, costituito con decreto del Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli.

Si tratta in altre parole di sostenere temi e domande che stanno interessando da qualche tempo la scuola italiana: in che modo le dispositive digitali influiscono sui processi di apprendimento? Come le nuove tecnologie possono essere adoperate per svecchiare le metodologie didattiche? È possibile che queste possano descrivere un vantaggio per la didattica? Qual è lo stato dell’arte a oggi, a due anni dall’introduzione del Piano Nazionale Scuola Digitale?

Entro gennaio il Gruppo presenterà le proprie proposte, frutto di dibattito e ricerca sul tema. Il Gruppo di lavoro per la valutazione dell’uso dei device digitali personali in classe non è l’unico a intraprendere la sua attività: è stato istituito, infatti, anche il Gruppo di lavoro per la mappatura delle metodologie didattiche innovative che si riunirà il 27 novembre prossimo.istituto tecnico tecnologico

I gruppi sono concepiti da esperti di pedagogia digitale, esponenti del mondo accademico, docenti che si occupano di digitale indossando anche il ruolo di animatori digitali nelle loro scuole, studiosi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), filosofi, giornalisti specializzati, figuranti del mondo dell’istruzione e tecnici del MIUR: una platea qualificata che si confronterà sull’incidenza della tecnologia sulla qualità dell’apprendimento delle studentesse e degli studenti e sul modo in cui le tattiche d’insegnamento possono essere modificate alla luce dei mutamenti in atto nella nostra società, facendo del digitale una risorsa in termini didattici.

Promuovere azioni di ascolto di esperti che, a vario titolo, operano nel settore e favorire momenti di confronto e dialogo per definire una posizione efficace sulla tematiche di approfondimento; valutare tutte le possibili implicazioni legate all’uso degli strumenti digitali personali in classe per finalità didattiche; mappare tutte le metodologie didattiche, provvedendo alla loro valutazione rispetto all’incidenza sulla qualità dell’apprendimento; formulare proposte; elaborare linee guida di carattere culturale e pedagogico per aiutare a comprendere le potenzialità delle nuove tecnologie nel determinare modalità di apprendimento innovative nelle studentesse e negli studenti e il modo in cui queste possono influenzare il linguaggio, la scrittura, il pensiero logico-matematico, la memoria e il suo esercizio: sono gli obiettivi al centro dei lavori dei due gruppi.scienze umane opzione economico sociale

Termine dei lavori previsto per entrambi i gruppi, gennaio prossimo, quando le esperte e gli esperti presenteranno e proporranno alla Ministra Fedeli le linee guida e le prove esito dello studio e del confronto portato avanti in questi mesi.

La ministra Fedeli ha dichiarato:

“Finora il dibattito sull’uso delle dispositive digitali a scuola è stato appiattito sui fronti ‘smartphone sì ‘-’smartphone no’. La questione è invece molto più complessa e non può essere ignorata. La tecnologia è parte integrante della nostra vita e per questo va analizzato e approfondito il suo impatto sui processi di apprendimento e cognitivi. Come si deve anche ragionare sul modo in cui il digitale può essere impiegato per innovare le metodologie didattiche. Nei Gruppi di lavoro che abbiamo costituito ci sono importanti e illustri elementi: pedagogisti, professori universitari, ricercatori, animatori digitali, filosofi. Il loro apporto sarà decisivo per costruire percorsi di innovazione virtuosi, per fornire alle studentesse e agli studenti saperi, strumenti, conoscenze e competenze utili per la loro crescita, trasformando il mondo digitale – che per loro è familiare, ma del quale spesso sono fruitori passivi – nel principale alleato di una scuola di qualità”.istituto tecnico turistico

 

 

 


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