14 febbraio 2023
POLVERI SOTTILI: 29 CITTÀ ITALIANE FUORILEGGE
L’inquinamento nelle città italiane-una riflessione.
2^C INFORMATICA
Legambiente dà l’allarme: 29 città italiane sforano i limiti giornalieri del PM10. Nel 2022 i dati del rapporto registrano su un totale di 95 centri urbani, 29 città che hanno sforato per più di 35 giorni i limiti giornalieri del PM10, cioè la media giornaliera di più di 50 microgrammi/metro cubo. I dati vengono riportati nel report “Mal’Aria di città 2023: cambio di passo cercasi”, l’analisi annuale di Legambiente redatto e pubblicato nell’ambito della Clean Cities Campaign, dove si parla dell’inquinamento atmosferico delle città italiane che sono capoluogo di provincia.
La città di Torino è al primo posto con 98 giorni di sforamento, seguita da Milano con 84 giorni, Asti 79, Modena 75, Padova e Venezia con 70, quest’ultimi con il doppio degli sforamenti consentiti.
Quindi, la situazione è ancora molto critica per i nuovi limiti stabiliti dall’Unione Europea, che entreranno ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2030: 20 µg/mc da non superare per il PM10, 10 µg/mc da non superare per il PM2.5, 20 µg/mc da non superare per l’NO2. Questi limiti sono addirittura meno rigidi rispetto a quelli richiesti dall’OMS. Inoltre, su 95 città monitorate di cui si hanno a disposizione i seguenti dati: il 76% (cioè 72 città) sono fuorilegge per il Pm10, l’84% per il PM2.5 (polveri ultrasottili), il 61% per il biossido di azoto. Ciò significa che entro 7 anni, queste città dovranno adeguarsi ai nuovi target, ed anche se la tendenza di decrescita dell’inquinamento sta migliorando, esso è ancora troppo lento; infatti, guardando i trend di riduzione registrati in questi 10 anni, alcune città impiegherebbero altri 17 anni per raggiungere l’obbiettivo, cioè nel 2040. E' perciò interessante tenere in considerazione la seguente dichiarazione del presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, che afferma: “L'inquinamento atmosferico non è solo un problema ambientale, ma anche un problema sanitario di grande importanza”, inoltre dice "In Europa, è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l’Italia registra un triste primato con più di 52.000 decessi annui da Pm2.5, 1/5 di quelli rilevati in tutto il continente”
- L’associazione ambientalista propone quindi alcune misure per risolvere il problema:
- passaggio dalle Ztl (zone a traffico limitato) alle Zez (Zone a zero emissioni).
- LEZ per il riscaldamento, riqualificando energeticamente l’edilizia pubblica e privata.
- potenziamento del trasporto pubblico e Trasporto rapido di massa (Trm).
- sharing mobility: incentivando la mobilità elettrica e 16.000 km di percorsi ciclabili.
- ridisegnare lo spazio urbano a misura d’uomo, aumentando la sicurezza stradale.
- rendere tutto elettrico in città e ridurre l’uso dell’auto privata.
In ogni caso, a prescindere dalle proposte di enti ed associazioni, ognuno di noi può partecipare attivamente a queste misure, senza dover rimanere a guardare gli altri. Per questo motivo, l'impegno di tutti è fondamentale per migliorare il nostro mondo e creare un pianeta più ecologico per le generazioni future. Per fare ciò, uno dei punti più importanti è sensibilizzare la popolazione, ma soprattutto noi giovani, sul tema della tutela dell'ambiente, in modo che diventi parte della nostra vita quotidiana. Infatti noi siamo il futuro, ed il mondo dipende da noi.