14 marzo 2023
L’8 marzo, nella Giornata Internazionale dei diritti della donna, istituita dalle Nazioni Unite, si festeggiano le conquiste sociali, politiche ed economiche ottenute nel corso di secoli di lotta per la parità dei diritti. Ma, è anche l’occasione per riflettere sulle violenze che le donne subiscono ancora oggi e sulle discriminazioni che limitano la loro libertà, per una consapevolezza su quanta strada c’è ancora da fare.
La Giornata Internazionale della Donna è strettamente collegata al clima politico di inizio Novecento, quando la popolazione femminile cominciava a organizzarsi per reclamare maggiori diritti (tra cui, soprattutto, il diritto al voto).
Se negli anni Sessanta e Settanta si è tanto parlato di femminismo, il quale rivendicava pari diritti per uomini e donne, oggi sembra essere inteso come un'affermazione di superiorità della donna rispetto all'uomo, arrivando a rivendicare la propria distanza da esso diventando una dichiarazione di “una guerra diversa”, non più allo “status quo” che voleva la donna sottomessa, ma proprio ai singoli uomini.
La Giornata Internazionale della Donna ci ricorda che la parità di genere è ancora lontana dall'essere raggiunta in tutto il mondo: vittime di discriminazioni, maltrattamenti e violenze sessuali. Il paese del mondo, ad esempio, dove le donne hanno una peggiore qualità della vita è l’Afghanistan: donne costrette a matrimoni forzati o prematuri, accessi negati all’istruzione.
Il fiore-simbolo di questa giornata è la mimosa. Esiste un momento storico in cui la pianta è diventato il simbolo della Giornata internazionale della donna: nel 1946 le donne dell’UDI (Unione Donne Italiane), femministe appartenente al PCI (Partito Comunista Italiano), cercavano un fiore per celebrare la prima Festa della Donna del Dopoguerra. Fu scelta la mimosa perché era uno dei primi fiori a sbocciare a inizio marzo e aveva il vantaggio di essere poco costosa. In un Paese fiaccato dalla guerra e dalla povertà l'albero dai fiori gialli apparve come un raggio di sole.
Al fine di ricordare le conquiste delle donne nel corso della storia, sebbene abbiano fatto una vera e propria scalata verso l'emancipazione, questa giornata ci invita a riflettere sui progressi ancora da fare e l'opportunità di celebrare il contributo delle donne alla società, liberandoci dagli antichi stereotipi riguardanti i ruoli femminili e maschili.
La lotta per la normalità, perché di questo si tratta in fondo, ancora non è finita.
A cura della classe 4^A TURISMO