14 marzo 2023
Negli ultimi decenni, i dispositivi elettronici si sono evoluti fino a diventare parte integrante della nostra vita.
In particolare, il timore è che la maggior parte degli esseri umani sia dipendente dal proprio smartphone. Molti non se rendono conto e non comprendono la negatività di questa dipendenza: solo risvegliandosi da questo sogno si può ritornare “awaken”, cioè svegli.
Negli ultimi anni tutto quello che viene inserito all’inserito di uno smartphone è appositamente creato e studiato per tenere un soggetto il più possibile incollato allo schermo, senza alcun aspetto positivo.
Dal punto di vista scientifico, poiché è importante analizzare anch’esso, quando un essere umano svolge un attività proficua, per esempio lavorare con il proprio corpo, come svolgere attività fisica, effettua un rilascio di dopamina, un ormone importante per il benessere fisico e mentale.
Tuttavia, mediante l’impiego dei social media, il nostro cervello viene auto sabotato.
Infatti, quando il nostro dito vuole scorrere al prossimo post, oppure afferrare il dispositivo ad ogni avviso di notifica, tramite un piccolissimo gesto e un algoritmo appositamente creato per sfruttare i tuoi dati e offrirti solo contenuti riferiti alle tue preferenze o ricerche effettuate sullo smartphone, viene rilasciata dopamina istantanea, così detta perché rilasciata nel nostro organismo senza alcuno sforzo.
L’effetto può essere anche definito gratificazione istantanea, il che avviene quando illudiamo il nostro cervello di star svolgendo un’attività utile per il proprio benessere inducendoci a svolgere più frequentemente quell’azione, paragonabile ad un vero e proprio loop temporaneo.
Ognuno di noi può scegliere di rimanere sveglio o di continuare a vivere in un mondo virtuale.
Sono stati svolti degli studi, che provano che la maggior parte delle persone che utilizzano i social media condividono solo momenti di divertimento, piacere e avventura, quando proprio loro sono le più tristi.
Purtroppo è un studio che non viene fatto e approfondito neanche nelle scuole, e questo è profondamente errato, come, del resto, dotare un bimbo di dieci anni di un cellulare di ultima generazione, ovvero di uno smartphone.
Non si sa come si evolverà la tecnologia nei prossimi anni, ma se non si introdurranno insegnamenti utili per la gestione, difficilmente migliorerà la dipendenza da essa.
Negli ultimi tempi, l’intelligenza artificiale sta prendendo il sopravvento, e il rischio è di ritrovarci in uno scenario, non troppo futuristico, come quello descritto nel film Wall-E, nel quale l’uomo si è dovuto allontanare dalla Terra dopo averla ricoperta di rifiuti, e tutti hanno raggiunto una condizione di “obesità”: incapaci di camminare a causa di una quantità indefinibile di comodità a “portata di mano” senza doversi spostare da un’unica e singola poltrona mobile e fluttuante, dotata di dispositivi elettronici.
a cura della classe 5^A TURISMO