1 agosto 2016
In data Sabato 22 Ottobre 2016, l’Istituto S. Freud sarà sede di un importante evento sull’orientamento post diploma promosso da Gi Group S.p. A., società leader a livello internazionale per il lavoro interinale.
L’iniziativa, dal titolo “Destination Work” vedrà coinvolte le classi quinte degli indirizzi Tecnico Tecnologico Informatico e Tecnico Economico Turismo, che prenderanno parte ad una sessione di formazione in aula tenuta da alcuni professionisti referenti di Gi Group.
La lezione sarà incentrata sui seguenti argomenti:
- La scrittura del CV: diamo risalto a chi siamo
- La lettera di presentazione: il marketing di noi stessi
- I canali di reclutamento: per trovare lavoro oggi si passa anche dai Social
- Il colloquio di lavoro: mettici la faccia, la testa e anche il cuore.
Gi Group è molto impegnata nell’ambito occupazionale degli under 30: la divisione interna Young FIRST, ad esempio, è interamente dedicata a supportare le scuole e le aziende nell’organizzazione di percorsi di Alternanza Scuola Lavoro, nonché si occupa del primo ingresso nel mercato occupazionale di neo diplomati o neo laureati.
Come sappiamo, la prima modalità di inserimento di un giovane in ambito professionale è prevalentemente nella formula dello stage, finalizzata alla formazione al lavoro “direttamente sul campo”.
Ma quali sono i principali consigli che si possono dare ad uno studente che si appresta all’ingresso in azienda nella formula dello stage o dell’alternanza scuola lavoro?
L’abbiamo chiesto alla Dott.ssa Cristina de Tomasi, organizzatrice e curatrice dell’evento “Destination Work” e referente della gestione delle risorse interne all’azienda in stage o apprendistato.
“I primi consigli che mi sento di poter dare ad una risorsa junior sono quelli di “imparare ad ascoltare” i propri superiori e di “prendere appunti”. Spesso la formazione dello stagista inizia proprio da concetti base e organizzativi: è necessario ricordare e attuare quanto impartito. Capire e avere una traccia come memo nel tempo diventa fondamentale.
Basilare inoltre è il rispetto di regole, orari e procedure.
Fondamentale poi è il sapersi relazionare, ovvero avere un buon modo di rapportarsi con colleghi e superiori, dando il giusto rispetto alla forma. Ricordo sempre che l’uso della tradizionale “terza persona” per rivolgersi a chi non è al proprio pari .. non è mai in disuso negli ambienti professionali!
Lo stage e ancor più l’alternanza, prima ancora che per lo sviluppo di competenze, servono proprio per imparare a “sapere vivere” in un contesto di lavoro”.
Da quanto emerge dalle parole della Dott.ssa De Tomasi, quindi, l’azienda valuta il livello di affidabilità della risorsa e il suo potenziale umano prima di fare considerazioni sulle sue capacità pratiche applicative.
Le componenti personali di educazione, rispetto delle regole, per i colleghi e i superiori, e per l’ambiente di lavoro stesso, nonché puntualità e attenzione massima per il compito svolto, sono le prime qualità che vengono valutate e che spesso costituiscono i veri punti di forza di un potenziale “dipendente”.
L’Istituto S. Freud, nel suo costante Progetto Educativo allo studente, contempla massimamente il raggiungimento nei suoi alunni di tali obiettivi, da intendersi anche come allenamento a quelle che saranno le condizioni che si troveranno a dover gestire nel mondo del lavoro.
Una curiosità: come riporta l’Accademia della Crusca, il termine Stage trova il suo etimo nel latino medievale di area francese “estage”. In origine il termine sembra essere legato quindi all’ambiente feudale e indicava la permanenza di un vassallo presso la dimora del signore, allo scopo di assolvere servizi legati all’ottenimento del beneficio feudale. La valenza iniziale di stage stava nel concetto feudale “della ricompensa e del dono ricambiato”. Scuola Paritaria a Milano