16 gennaio 2018
SCUOLA FREUD – ISTITUTO FREUD
MITO DEL BUCO DELL’ OZONO
A cura delle studentesse di classe 3^ Turismo Patruno Y., Dell’Orto L.- Impresa Formativa Simulata “Le ultime di Sigmund”
Milano, 10 gennaio 2018 - Il vapore acqueo, l’anidride carbonica e altri gas vengono chiamati “gas serra” perché svolgono un importante ruolo nel controllo della temperatura e possono essere paragonati ai vetri di una serra. L’ ozono è un gas presente in una piccola quantità all’interno dell’atmosfera ed è importante perché funge da schermo protettivo nei confronti dei raggi ultravioletti emanati dal sole. Dalla metà degli anni Settanta gli studiosi hanno notato una diminuzione dell’ozono e si è cominciato a parlare del buco dell’ozono. Dal 2005 il buco dell’ozono è diminuito del 20%. Prima degli anni 70 questo fenomeno era causato dalla natura, ma dopo si è studiato come l’uomo ha contribuito alla dimensione del buco dell’ozono. Istituto Privato Turismo Freud Milano
Quali sarebbero le conseguenze?
Le conseguenze di questo fenomeno, se dovesse peggiorare, ci dovrebbero preoccupare sia per la nostra salute che per l’ambiente e lo stesso ecosistema. Aumenterebbe il rischio di cancro della pelle e di mutazioni del DNA. Anche l’ambiente sarebbe messo a dura prova dai raggi ultravioletti, perché questi inibiscono la fotosintesi clorofilliana, minando quindi lo stesso ecosistema.Scuola Privata Freud
L’inizio di un’apocalisse…
Se lo strato di ozono dovesse scomparire dalla stratosfera, sarebbe impossibile immaginare la vita come oggi la conosciamo: le piante con il passare del tempo smetterebbero di crescere, quelle esistenti morirebbero e noi, se non malati, saremmo comunque impossibilitati a sopravvivere in un mondo desertico e privo di verde. Lo scenario che si prospetta sul lungo periodo è quindi apocalittico: per questo motivo il fenomeno del buco dell’ozono è sul tavolo di discussione dei Paesi Sviluppati. Bisogna trovare misure per limitare la produzione di agenti inquinanti pericolosi, al più presto.Scuola Paritaria