19 maggio 2016
Due scienziati francesi hanno individuato una popolazione di neuroni che partecipa alla soluzione di problemi matematici
Risolviamo i problemi matematici e svolgiamo calcoli algebrici, l’aiuto lo riceviamo da una regione specializzata del cervello, appena scoperta da due esperti Neuospin un centro di osservazione francese, usando competenze d’imaging cerebrale avanzato.
I due scienziati che hanno condotto i propri esperimenti su un campione di studenti e ricercatori universitari, tale regione del cervello si attiverebbe soltanto quando il soggetto legge dei numeri.
Marie Amalric e Stanislas Dehaene, gli autori della ricerca, hanno anzitutto analizzato il cervello di quindici matematici di professione (ricercatori universitari) usando la risonanza magnetica funzionale. In particolare, gli scienziati hanno chiesto ai volontari di riflettere su concetti matematici avanzati e, alternativamente, ad asserzioni che non avevano niente a che fare con la matematica, scattando ogni quattro secondi un’immagine concernente, l’attività cerebrale.
In questo modo, hanno identificato che la concentrazione su temi matematici attiva una popolazione particolare di neuroni, che risiedono nelle regioni prefrontale, parietale e temporale inferiore, che non sembra essere implicata con l’area cerebrale responsabile dell’elaborazione del linguaggio.
Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che quando i volontari meditavano ad altri concetti, come problemi di storia o geografia, la regione cerebrale relativa alla matematica era totalmente silente. Analizzando con lo stesso metodo sperimentale l’attività del cervello di studenti e ricercatori di diversi campi, per di più, gli autori dello studio hanno notato l’attivazione della rete dorsale fronte parietale anche in sincronismo dell’elaborazione di problemi matematici molto più semplici, come l’elaborazione numeri e lo svolgimento di calcoli aritmetici. La stessa area del cervello, inoltre, si accenderebbe anche soltanto leggendo numeri o brevi formule, sia tra i matematici di professione che tra gli altri soggetti che avevano partecipato all’esperimento.