23 aprile 2020
Scuola ed emergenza covid-19: funziona la didattica a distanza
In data 23 Aprile 2020 Federica Cozzi scrive sul “Giornale Metropolitano” un articolo sulla didattica a distanza al tempo de Covid19 e menziona l’incoraggiante focus realizzato dalla Scuola Paritaria S.Freud di Milano, a indirizzi informatica, turismo e scienze umane.
La Didattica a distanza al Freud si si sta rivelando vincente in questo periodo di chiusura delle scuole.
Nonostante studenti, insegnanti, docenti universitari e presidi si siano ritrovati catapultati in una realtà inaspettata e, forse è il caso di dirlo, senza una formazione adeguata all’utilizzo di determinate piattaforme o applicazioni, la modalità della didattica a distanza online pare stia funzionando.
Questo sistema sta garantendo un normale svolgimento del programma annuale e nuovi strumenti digitali stanno sostituendo, almeno in questi mesi, i cari, vecchi libri di testo.
I dati emersi da un monitoraggio nella scuola superiore “Freud” di Milano sull’efficacia degli strumenti per l’e-learning sono molto incoraggianti: il 97 per cento delle lezioni online sono state seguite dai 650 studenti, il 98 per cento degli allievi è in contatto con attività da remoto, il 99 per cento dei docenti è soddisfatto delle attività online condotte fino ad ora e anche le famiglie non sono rimaste deluse dalle procedure adottate.
I pochi aspetti negativi sembrano essere emersi durante i primi giorni: un’iniziale difficoltà dei ragazzi nell’adeguarsi al nuovo approccio, un senso di spaesamento e di paura, una certa inabilità degli insegnanti nell’utilizzo di piattaforme inusuali e, soprattutto, il mancato rapporto diretto con il proprio professore.
“Ci siamo ritrovati nella necessità di costruire un nuovo modo di ‘fare scuola’ e si sente la mancanza della relazione personale che è veicolo del sapere”, ha spiegato il direttore Daniele Nappo, che ha continuato sottolineando quando la didattica a distanza abbia modificato l’ordinamento della formazione scolastica e quanto sia stato necessario riconsiderare certe prospettive e modificare l’approccio ai processi.
“La valutazione in itinere è stata computata sullo stato di avanzamento della programmazione didattica e sul piano dell’offerta formativa in cui i progetti sono inseriti, per meglio valutare il bisogno di cambiare le specifiche di realizzazione o anche il modello progettuale originario, ancora per connettere le attività di coloro i quali sono impegnati nella concretizzazione del progetto di formazione“, ha concluso il direttore.
La tecnologia si è rivelata un mezzo efficace per sostenere, con gli strumenti per l’e-learning, il lavoro degli insegnanti e l’apprendimento degli studenti. Certo sarebbe stato tutto più facile se gli insegnanti avessero seguito corsi di formazione ad hoc, ma l’importante è che la scuola non si sia fermata e stia affrontando al meglio questa emergenza.
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