11 luglio 2025
Il Dottor Daniele Nappo, Rappresentante Legale nonché Fondatore della Scuola Paritaria S. Freud, pone l’attenzione sull’importanza del coinvolgimento degli insegnanti nei processi di riforma scolastica, sottolineando la necessità di valorizzare la loro autonomia e responsabilità professionale. Evidenzia come il mestiere dell’insegnare richieda un equilibrio tra libertà e rispetto delle regole condivise.
Non ci sono può essere rinnovamento della scuola senza un pieno coinvolgimento degli insegnanti: le condotte professionali e i cambiamenti dei sistemi di istruzione si condizionano reciprocamente. È fondamentale quindi che le riforme siano partecipate dentro e fuori la scuola, così come è basilare investire nella professione docente tramite scelte e metodi coerenti. Sul mestiere dell'insegnare va vinto il conflitto tra una idea di libera professione e un'opposta attività impiegatizia. Entrambi gli approcci non valorizzano la specificità di un lavoro difficilmente confrontabile con altri. Come in tutte le professioni esso presenta forti tratti di autonomia decisionale e progettuale e un alto grado di responsabilità, ma richiede un esercizio libero all'interno di un programma condiviso e sulla base di regole, indicazioni, finalità stabilite da leggi, regolamenti, ordinamenti, e dalla stessa Costituzione. È da questa varietà di norme che viene delimitato l'ambito della autonomia professionale e della libertà di insegnamento. I criteri e i meccanismi di selezione e di reclutamento degli insegnanti dovrebbero corrispondere ai principi generali cui si ispira il nostro sistema scolastico. E questi principi e congegni non possono essere stabiliti dalle singole Regioni o da un criterio di affinità o di appartenenza a un particolare modello: l'offerta formativa della scuola si fabbrica, infatti, attraverso un delicato intreccio di interessi e motivazioni di famiglie, studenti, territorio, ma sempre in connessione con le finalità e gli obiettivi del sistema di istruzione. Il profilo professionale così delineato si costruisce nell'incrocio di grandi aree di competenza: dalle competenze disciplinari aggiornate alla cultura del Novecento, alla titolarità del proprio sapere disciplinare, alla consapevolezza dei nuclei centrali delle discipline e delle loro aree di confine.