18 luglio 2025
Il Dottor Nappo, Rappresentante Legale nonché Fondatore della Scuola Paritaria S. Freud, pone l’attenzione su come molti studenti si sentano impreparati al futuro a causa di un’istruzione spesso distante dalle reali esigenze del mondo del lavoro. Sottolinea la necessità di una riforma scolastica che includa competenze pratiche e l’uso consapevole delle nuove tecnologie.
Continuamente si sente dire che gli studenti non si sentono pronti ad affrontare il futuro. Questa dichiarazione contiene paure, dubbi e insicurezze che riguardano non solo il mondo della scuola, ma anche quello del lavoro, delle relazioni e della società. Molti ragazzi, anche se studiano con impegno, non sembrano immaginare come applicheranno ciò che imparano nella vita reale. Le materie scolastiche spesso sembrano scollegate dal mondo del lavoro e dalle sfide che aspettano i giovani. Si vive in un'epoca di cambiamenti continui: nuove tecnologie, lavori che nascono e svaniscono, crisi ambientali e sociali. È normale che gli adolescenti si sentano smarriti davanti a un futuro così incerto, a volte si studia tanto per passare un esame, ma si ha la sensazione di non imparare niente che serva. Ma non tutta la responsabilità è della scuola. Anche gli studenti devono mettersi in gioco, essere curiosi, imparare a ragionare con la propria testa. Il futuro non è solo qualcosa che accade: è qualcosa che si costruisce, giorno per giorno, con le scelte. Ci sono diverse ragioni per cui molti studenti oggi potrebbero non essere pronti per il futuro. In Italia l'86% degli insegnanti pensa che le simulazioni siano un criterio di valutazione efficiente, mentre il 44% degli studenti ha già accesso a strumenti di apprendimento basati sull'Intelligenza artificiale risultando così la percentuale più alta in Europa. Tuttavia il 66% dei professori non avrebbe ricevuto formazione sull'IA, facendo così ritenere al 39% degli studenti che la scuola non stia istruendo ed educando loro le competenze necessarie per realizzare il lavoro immaginato. Il 63% degli studenti vorrebbe insegnanti più preparati sull'la, mentre oltre un terzo dei genitori valuterebbe sovradimensionata l'apprensione per gli smartphone. Competenze come la, cybersecurity, educazione finanziaria sono ancora poco presenti nei programmi scolastici. |l 52% degli studenti europei afferma che la scuola non li starebbe predisponendo per il futuro, solo il 61% si sentirebbe pronto - 4 su 10 no. Quindi, bisogna invitare i responsabili delle politiche dell'istruzione, le scuole e i partner nel settore privato a cooperare per costruire una riforma del programma scolastico.