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SCUOLA FREUD - ISTITUTO FREUD - DIDATTICA A DISTANZA UNA VERA OPPORTUNITÀ

3 giugno 2020

SCUOLA FREUD – ISTITUTO FREUD

Tecnico Tecnologico – Tecnico Economico – Liceo Economico Sociale

Didattica a Distanza UNA VERA OPPORTUNITÀ

a cura del dr. Daniele Nappo

 

La didattica a distanza richiede un approccio innovativo, lo studente è messo nelle migliori condizioni per creare situazioni di apprendimento dove lo studente sviluppa in maniera autonoma competenze e conoscenze senza perdere il contatto relazionale ed emozionale con il docente che diventa a sua volta un selezionatore e facilitatore di notizia.

Con la pandemia Covid19 tutte le scuole si sono trovate in lockdown ed hanno dovuto necessariamente adottare la didattica a distanza -DAD- con l’obiettivo di proseguire i programmi scolastici.

Da più parti ho sentito dire che la didattica a distanza non può sostituire la didattica frontale e soprattutto che può considerarsi una sola trasmissione di compiti da svolgere. Niente di più sbagliato!

La didattica a distanza presuppone una programmazione e una strutturazione adeguata e regolamenti e atteggiamenti dei docenti che devono essere preparati sia per gli aspetti tecnologici informatici sia per la gestione delle relazioni nelle classi virtuali ridisegnando i rapporti tra docente e alunno; non può essere, banalmente, la replica della classica didattica con l’ausilio di strumenti multimediali. Scuola Sigmund Freud di Milano

Siamo passati da una necessità, in un momento particolare, ad una vera opportunità, niente di più sbagliato sarebbe considerare il risultato di questa fase come emergenziale. 

Per noi Scuola Freud non è una novità in senso assoluto, sono anni che abbiamo aperto a strumenti tecnologici a digitalizzazione, ponendo uno sguardo non superficiale ma considerando gli elementi più innovativi. 

L’e-learning si basa principalmente sul principio che l’apprendimento on line facilita non solo il lavoro dei docenti, ma anche l’accesso a risorse e servizi per la didattica da parte degli studenti, soprattutto dal punto di vista di una formazione continua e personalizzata.

Videoconferenze, chat di gruppo, webinar, compiti in classe su piattaforme con autocorrezione utilizzo delle stesse per la trasmissione di materiale multimediale: questi sono sicuramente alcuni tra i più importanti strumenti di collegamento della didattica a distanza.

Rientrano nella nostra didattica a distanza anche la semplice trasmissione di materiali e compiti da svolgere che non prevedano una restituzione da parte dell’insegnante.  Infatti,  il  chiarimento    e supporto del docente è un elemento fondamentale per il processo di apprendimento, non può quindi venire meno nel modo a distanza.

La programmazione dell'attività didattica a distanza esige quindi un approccio creativo che tenga in analisi la complessità dello sviluppo di apprendimento.

Lo studente deve essere messo in condizione di poter apprendere in autonomia, sfruttando quindi appieno le potenzialità del multimediale. Allo stesso tempo, però, il ruolo del docente deve continuare a essere centrale nel processo di costante verifica dei risultati raggiunti dagli alunni.

Un altro aspetto essenziale è il coordinamento tra i docenti nella rimodulazione delle attività didattiche. Infatti, il passaggio dalla didattica tradizionale alla DAD non deve comunque intaccare il principio di compattezza del programma didattico. Per questo è fondamentale il coordinamento all’interno del Consiglio di Classe, in cui ha un ruolo importante, il Coordinatore Didattico, ma per cui deve essere coinvolto anche l’animatore digitale. Liceo Scienze Umane Economico Sociale

Infine, la necessità di ripensare le pratiche per la valutazione, elemento indispensabile per la verifica dell’apprendimento. Per noi spunto e occasione di valorizzare le competenze, oltre alle conoscenze, sviluppate dall’alunno.

Questo modo di fare didattica, consente allo  studente di apprendere con maggiore indipendenza, di fare da solo una ricerca tematica o di reperire informazioni a cui in classe non riuscirebbe ad arrivare. 

  Ciò rappresenta innegabilmente un’opportunità per pensare una didattica, e conseguentemente una      valutazione, che metta al centro le competenze e non solo le conoscenze.

C’è un punto basilare che distingue la DAD dalla didattica tradizionale: il rapporto tra docenti e alunni cambia in maniera rilevante. Nella didattica a distanza, il docente deve essere inteso come una specie di tutor, e punto di riferimento deve predisporre il materiale, programmare le attività e valutare costantemente le attività svolte dallo studente.

In altri termini, il ruolo principale del docente è di creare situazioni di apprendimento in cui gli alunni possano sviluppare autonomamente capacità e competenze. Ovviamente, questo non significa che deve venir meno la vicinanza con gli alunni. Anzi, è di primaria importanza pensare la programmazione delle attività virtuali, tra le altre cose, come strumento per garantire il contatto con e tra il gruppo classe.

Inoltre, quello che cambia profondamente è la dimensione spazio-temporale del processo di apprendimento. È importante quindi cambiare il metodo e superare le pratiche tradizionali. Nella didattica a distanza, le attività in collegamento diretto (sincrono), come per esempio le videoconferenze, devono essere costanti perché servono a mantenere il contatto, ma non per questo devono essere invece onnipresenti.

La necessità di far sentire gli studenti seguiti e supportati non deve diventare una presenza asfissiante. Anche perché la soglia di concentrazione degli alunni quando sono a casa si abbassa moltissimo. Per questo è utile variare gli strumenti e non focalizzarsi solamente sulla videoconferenza a la lezione virtuale.

  Per tutti questi motivi, la semplice riproduzione delle attività tradizionali va assolutamente evitata.

Flessibilità e creatività sono invece fondamentali per sfruttare al meglio le potenzialità della didattica a distanza.


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