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GASTRONOMIA ITALIANA: QUATTRO PIATTI TIPICI

19 aprile 2023

L’ Italia è riconosciuta a livello mondiale come uno dei migliori territori in ambito gastronomico. Negli anni molti paesi hanno appreso ed esportato questa cultura, essendo colpiti dall’originalità dei piatti italiani. Ne riportiamo alcuni che hanno caratterizzato culturalmente il nostro paese.

SPAGHETTI ALLA CARBONARA
La carbonara è un piatto tipico romano, nato dall’incontro degli ingredienti a disposizione dei soldati americani e la fantasia di un cuoco romano. Alle origini  la ricetta della carbonara conteneva il bacon, a causa dell’influenza degli americani, venendo sostituito negli anni a seguire dagli italiani nella ricetta originale con il guanciale. 

  • Pasta preferibile: Spaghetti 
  • Tuorli di uovo 
  • Pecorino romano 
  • Pepe nero 
  • Guanciale 

PASTIERA NAPOLETANA
Dolce napoletano che rappresenta, al pari degli struffoli, il dessert piú amato della Campania ; nonostante ciò è apprezzato in tutta Italia e in gran parte del mondo.Questa ricetta risale all’era padana e alla leggenda della sirena partenope. Secondo altri nasce grazie ad una ricetta creata da una suora nel convento di Gregorio Armeno.

  • Farina 00 
  • Burro 
  • Miele mille fiori 
  • Latte intero 
  • Scorza d‘arancia 
  • Strutto 
  • Zucchero 
  • Tuorli d’Uova 
  • Scorza di limone 
  • Sale fino 
  • Ricotta di pecora 
  • Cedro candito 
  • Acqua di fiori d’arancio 

RISOTTO ALLO ZAFFERANO CON OSSOBUCO
C:UsersdidatticaDesktopc134e098a8f1587051168b874b808379.jpgNato nel 1891, il Pellegrino Artusi scrisse all’Osso Buss, pubblicò nel suo libro “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” come fosse un piatto difficile e che solo i milanesi sapessero fare a puntino. Non è facile risalire alla vera origine, ma si può certamente affermare che è imparentata con la cucina d’Oltralpe. Nel periodo del medioevo, era un piatto molto pregiato e predestinato solo ai nobili, come gli Sforza. Esiste anche un’altra curiosa variante storica, con l’aggiunta di salsa di pomodoro, che comparse non prima del XVIII. Di che  cosa si tratta? Il risotto, in dialetto milanese "òss buss” è semplicemente con zafferano, spezia pregiatissima di un color rosso, che poi diventa giallo al momento della cottura. Per arricchirne il sapore, si aggiunge l’Ossobuco, un taglio tenerissimo della carne di vitello. Dal 14 Dicembre 2007, il comune di Milano lo ha riconosciuto come Denominazione Comunale. Esiste anche un’altra curiosa variante storica, con l’aggiunta di salsa di pomodoro, che comparse non prima del XVIII. 

Ingredienti per il brodo:

  • carote
  • cipolle
  • sedano
  • prezzemolo
  • pepe nero
  • alloro

Osso buco:

  • osso buco di vitello
  • burro
  • rosmarino
  • farina di grano saraceno

Risotto:

  • riso
  • burro
  • vino bianco
  • acqua
  • zafferano in pistilli
  • grana padano
  • cipolle dorate

Preparazione:
Prima cosa preparare il brodo, mettendo in acqua: carote, sedano, cipolle, prezzemolo e alloro. Insaporendolo con del pepe nero. Mettere a tostare il riso, man mano aggiungendo il brodo. Dopo aver finito l’aggiunta del brodo, aggiungiamo il grana e lo zafferano in pistilli. Per l’osso buco, facciamo cuocere con fette di cipolle dorate, per poi bagnarle con un goccio di vino, salarle e infine si aggiunge il pepe.

I CANEDERLI
I Canederli nascono come piatto povero di tradizione tedesca, nella Germania nel sud precisamente a Baviera. In origine erano semplicemente delle palle di pane raffermo fatto a cubetti mischiato con latte o acqua e uova, per riutilizzare gli avanzi. Il termine tedesco per indicarli è Knödel, da “knot” che sta per grumo. Questi gnocchi di pane si possono ricollegare ad una cappella di un castello vicino a Bolzano, che custodisce una serie di affreschi dipinta intorno all’anno 1180. In particolare uno di questi rappresenta una vergine partoriente in cucina che controlla la pentola nella quale cuociono 5 Canederli e con la mano destra ne infilza uno con la forchetta e fa il gesto di assaggiarlo. Ed è qui, nel castello di Hocheppan, che ci imbattiamo nella più antica rappresentazione dei Canederli. In Italia sono molto consumati in Veneto e in Friuli e vengono chiamati da quelle parti chineghi o balote (grandi palle) ed esistono due versioni di canederli, una salata, dalla ricetta con lo speck a quella coi formaggi o i porcini ed una dolce con albicocche e prugne. Le ricette sono composte da pane raffermo.

Ricetta canedarli in brodo:

  • pane raffermo
  • uova
  • latte
  • speck
  • burro
  • cipolle
  • farina
  • prezzemolo

Preparazione:
Mettiamo il pane raffermo in una ciotola e lo lasciamo a mollo nel latte. Dopo che il pane si è ammollato, aggiungiamo l’uovo, il prezzemolo, erba cipollina, sale e pepe per poi mescolare tutto. Infine aggiungiamo lo speck rosolato, per poi fare delle palline, che poi verranno avvolte nella farina, per poi farle bollire. 

A cura della classe 4^A LICEO SCIENZE UMANE 


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